“Dinanzi a Dio e alla Comunità”

Come celebrano la loro liturgia i protestanti? E come intendono e vivono la loro vita di fede? Qual è la loro identità di cristiani evangelici?
Sono domande che non hanno trovato, e forse non trovano ancora risposta adeguata nella cultura italiana, e anche nel nostro ambito ecclesiale. Spesso si sente dire che il mondo evangelico non ha una liturgia, celebra solo il culto della Parola; oppure i protestanti sono aridi, freddi nella vita spirituale, pregano da soli e non vivono una pietà comunitaria.
Sono luoghi comuni.
Eppure non si tratta tanto di disinteresse da parte di chi si pone quelle domande e neanche di chi dà risposte più o meno approssimative o incerte. Difatti nei manuali di storia delle chiese e di teologia, come pure in diversi testi di carattere religioso, si riporta quanto i libri del passato hanno scritto a tale riguardo, senza rivedere le fonti dirette scritte, né tantomeno conoscendo di persona la realtà del vissuto del mondo protestante.
Tutta questa realtà è stata messa finora sullo sfondo, trascurata per lo più. Eppure credenti evangelici sono in mezzo a noi, nelle nostre comunità cittadine e li incontriamo per le nostre strade.
A tale lacuna mira sopperire il libro di Michele Cassese (nella foto a destra), già docente all’Università di Trieste e all’Istituto di Studi Ecumenici di Venezia, attualmente professore invitato alla Pontificia Università Lateranense di Roma, intitolato “Dinanzi a Dio e alla Comunità”. Vita liturgica, spirituale e mistica nel Protestantesimo (Pazzini Editore, Villa Verucchio/RN 2023).
Fondato su fonti dirette e sull’esperienza personale dell’autore, che per motivi di studio e di lavoro ha spesso partecipato a momenti liturgici di comunità protestanti in Italia e in Germania, il volume mette in luce il patrimonio di fede e spiritualità del mondo evangelico, espresso particolarmente nella tradizione luterana e riformata.
Vengono ripercorse le riforme liturgiche di Lutero e Calvino, ed è presentato il profondo rinnovamento avvenuto negli ultimi decenni.
La Liturgia, espressa soprattutto nella celebrazione della Parola e della S. Cena, manifesta una spiritualità fortemente dinamica, con ampie modalità celebrative comunitarie e personali.
Anche l’aspetto mistico, quello che sa di una profonda interiorità e un sentito rapporto con Dio, viene oggi curato e vissuto con intensità, grazie anche al clima ecumenico instaurato dalla metà del Novecento. Tale risveglio, accompagnato dalla nascita e diffusione in Germania, Inghilterra, Svezia di comunità monastiche maschili e femminili, basate su una regola benedettina o francescana, si esprime in svariate forme ed espressioni.
Esse vanno dalla forte valorizzazione del canto comunitario e della musica alla riscoperta della ritualità e della gestualità, del culto familiare, il silenzio, la preghiera e la contemplazione personale. Anche le pratiche della chiesa della tradizione medievale come la Liturgia delle Ore, la confessione privata (per pastori tedeschi, segno di una “svolta salutare”), e gli Esercizi Spirituali, particolarmente ignaziani, sono state assunte come modalità di vita spirituale e di crescita di fede da diverse comunità e pastori. Si assiste a un grande impegno nel coniugare interiorizzazione e manifestazione della pietà, in un forte recupero della corporeità e del senso della festa.
Il libro di Michele Cassese sarà presentato nella sala Incontro della Comunità di S. Rocco giovedì 14 marzo alle ore 18. A coglierne specificità e contenuto, e dialogare con l’autore, saranno il prof. Gabriele Zanello dell’Università di Udine e il pastore Jens Hansen delle chiese metodiste di Udine e Gorizia.