Una mattinata con i papà aspettando l’arrivo di Babbo Natale

Domenica 17 dicembre si è svolta all’interno della Casa Circondariale di Gorizia la festa di Natale dedicata ai detenuti e alle loro famiglie.
Il comitato di Gorizia della Croce Rossa Italiana, con il supporto del Comitato CRI di Palmanova, gli Scout dell’AGESCI Gorizia 3, l’Associazione Vip Unduetreclaun di Gorizia, Massimo Bressan della Conferenza Regionale Volontariato e Giustizia del FVG e con l’indispensabile collaborazione della direzione dell’Istituto, in particolare della neo Direttrice Caterina Leva e della funzionaria dell’Area Giuridico Pedagogica dottoressa Margherita Venturoli e degli agenti di Polizia Penitenziaria, ha organizzato dei laboratori manuali per la realizzazione di alcuni addobbi natalizi, giochi e balli di gruppo animati dai clown.
Nel cortile interno dell’Istituto, addobbato a festa per l’occasione, tra un gioco e un lavoretto, ad un certo punto la comparsa di Babbo Natale ha ulteriormente rallegrato i bambini presenti, in particolare quando Babbo Natale ha estratto dal suo sacco dei doni destinati a loro.
La mattinata ha visto la presenza anche di Silvana Romano, assessore alle politiche sociali e della famiglia del Comune di Gorizia, don Paolo Zuttion cappellano del carcere e don Alberto De Nadai, assistente spirituale del carcere.
Un bicchiere di thè caldo ha riscaldato i partecipanti ma è anche servito a stemperare i momenti emotivamente più forti, in particolare per i padri detenuti, che con queste occasioni hanno la possibilità di far vivere ai loro figli, momenti di “normalità”, come possono essere dei giochi, degli abbracci, delle risate o l’emozione di ricevere un regalo inaspettato, nell’ottica che se i padri stanno scontando la pena per dei reati commessi, ai loro figli va data per quanto possibile l’opportunità di mantenere la normalità del rapporto padre/figlio, senza privarli totalmente dei momenti gioiosi. Diventano inoltre momenti in cui anche i detenuti possono vivere la loro genitorialità in modo più diretto e completo rispetto ai consueti colloqui settimanali.
A margine dell’evento, tra volontari e personale dell’Istituto, sono già nate nuove idee per proseguire in questo costruttivo percorso di collaborazione e progettare altre occasioni importanti come questa, che danno anche ai detenuti l’immagine di un’istituzione che va oltre alla punizione, prendendosi cura delle persone che, in qualche modo, sono affidate all’istituzione stessa e, assieme, tentano di costruire o ricostruire relazioni, socialità e prospettive di una vita veramente libera quando per loro arriverà il giorno del fine pena.