La solidarietà non chiude

Il Comitato “Amici di Federico”, sempre attento alle problematiche del territorio, anche in questo periodo di “Coronavirus” il gruppo dirigenziale guidato dal presidente Valentino Listuzzi ha pensato come essere presente in prima persona per aiutare il paese. Non hanno dovuto pensarci molto, perché c’era davanti agli occhi di tutti la grande necessità di mascherine protettive da destinare a tutti. Una veloce e capillare ricerca alla fine ha permesso alla sagacia e alla perseveranza dello staff di Villa Vicentina di trovare chi poteva farne, una merceria che potesse realizzare mascherine protettive di ottima qualità, individuando nel negozio di San Canzian d’Isonzo, via Aquileia, che tra le tante cose si è messa a produrre mascherine protettive in doppio strato di cotone, lavabili perciò riutilizzabili. Il Comitato ha iniziato a ordinare il prodotto per la zona di Fiumicello Villa Vicentina, Ruda, Aquileia, Terzo d’Aquileia, arrivando anche a Cervignano del Friuli, con l’obiettivo, come ci ha spiegato il presidente, di arrivare a coprire in questi luoghi tutte le attività che per le nuove disposizioni della presidenza del consiglio hanno il permesso di poter operare, supermercati, banche, aziende agricole, distributori di benzina, officine, tutto quello che in questo momento è operativo, è stato fatto oggetto delle mascherine del Comitato “Amici di Federico”, un bel gesto di partecipazione e di condivisione in questo momento decisamente difficoltoso per il nostro paese, un gesto che sommato a tanti altri gesti simili, fa sì che la nostra Nazione, mai come in questo momento sia unita e stia vivendo questa difficoltà facendosi forza vicendevolmente. Il Comitato è stato costituito il 28 novembre del 2008 con lo scopo di raccogliere fondi per finanziare le ingenti spese cui andava incontro la famiglia di Federico, il bambino di Villa Vicentina affetto sin dalla nascita da un ganglioma maligno, un tipo di tumore cerebrale. L’unica speranza era una cura da effettuarsi all’estero e grazie anche ai fondi raccolti attraverso le iniziative promosse, ciò è stato possibile ed ora Federico può permettersi di vivere una “nuova” vita,  ma la solidarietà del comitato non si è fermata, continua verso altri ragazzi, ragazze, famiglie meno fortunate e in questo caso verso gli operatori che in qualche modo stanno in prima linea ad affrontare questo nemico subdolo e invisibile.