L’Istituto visto dalla parte degli studenti

Una formazione ed una preparazione riconosciute e stimateMi chiamo Joan Canciani, abito a Gorizia e lavoro come insegnate di Religione Cattolica della Scuola Primaria, nella stessa diocesi. Mi sono formato presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “mons. Alfredo Battisti” di Udine. Sono stati cinque anni carichi di passione ed impegno. Un periodo che mi ha profondamente cambiato dal punto di vista umano e professionale.Tra le diverse motivazioni che mi hanno portato a intraprendere questa nuova esperienza, la curiosità e la voglia di migliorare, imparando cose nuove, sono state le scintille che hanno acceso il desiderio. Tra i possibili percorsi, ho scelto di approfondire le materie ad indirizzo teologico, in quanto mi ritengo da sempre alla ricerca di risposte personali e profonde circa il senso ed il significato della vita. Un altro elemento che ha favorito questa scelta è stato l’orario di svolgimento dei corsi; infatti nel 2012 lavoravo ancora come tecnico – riparatore, in una azienda che produce schede elettroniche dell’isontino. L’inizio delle lezioni alle 17.30,  mi ha permesso di affrontare gli studi pur rimanendo economicamente indipendente. Per ultimo, ma non in ordine di importanza, metto le opportunità che questo percorso di studi offre una volta completato. Mi riferisco, in particolare, alla prospettiva di diventare docente di religione cattolica. Inoltre l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Udine offre ai propri iscritti una formazione e una preparazione largamente riconosciuta e stimata, nonché un aggiornamento costante dei nuovi docenti. Frequentando i diversi corsi proposti, sono rimasto affascinato delle materie che approfondiscono lo studio dei testi presenti nella Bibbia. Credo profondamente che il contenuto del Libro Sacro, attualizzato adeguatamente, possa orientare le persone in questo periodo dove il mondo è soggetto a profondi cambiamenti.Sinceramente non ho intrapreso questo cammino con particolari aspettative: come già detto ho semplicemente scelto una via che potesse piacermi dal punto di vista degli argomenti e che fosse percorribile in termini pratici. E come credo spesso accada, quando si entra a fare una nuova esperienza in modo gratuito, senza grosse pretese, è li che si ottengono i maggiori risultati in termini personali. Sono felicissimo di aver compiuto questa scelta.Il 14 di giugno ho terminato la mia prima esperienza di docente presso la scuola Primaria di Pieris. È stato un anno denso di novità, in cui ho profuso molta energia, ma ho ricevuto anche parecchie soddisfazioni. Tra tutte, i ragazzi di quinta mi hanno regalato una foto che li ritrae. Alla base di questa, mi hanno ritratto mentre scrivo sulla lavagna: “un maestro ha effetto sull’eternità; non puoi mai dire dove termina la sua influenza”. Questo è quello che cercavo profondamente prima di iscrivermi e l’ho trovato senza sapere quello che stessi cercando veramente.

Joan Canciani

Un’occasione per crescere dal punto di vista umano e professionale“Tu non mi cercheresti se non mi avessi già trovato” (S. Agostino, Le confessioni, Libro IX, 21,15).Quando ho iniziato a frequentare l’Istituto di Scienze Religiose di Udine, nell’ottobre del 2013, mi sentivo arrivata a un bivio della mia vita. Laureata da due anni, non ero ancora riuscita a trovare uno sbocco professionale soddisfacente. Poi, quasi per caso, è arrivata l’occasione di diventare insegnante di Religione Cattolica e di iniziare un nuovo percorso accademico.Ho intrapreso questa nuova avventura con entusiasmo, ma anche qualche preoccupazione: temevo, infatti, che non sarebbe stato facile conciliare lo studio e il lavoro. Ben presto, però, i miei dubbi sono stati fugati e posso dire che sono stati quattro anni intensi e ricchi di soddisfazioni. I corsi sono molto vari e spaziano in tutte le discipline teologiche; i docenti sono competenti, ma anche aperti al confronto con gli studenti. Ritengo che questo percorso di studi abbia contribuito in maniera integrale alla mia formazione umana e cristiana, oltre che professionale, permettendomi di arricchire le mie conoscenze ma, soprattutto, la mia fede.In futuro, spero di completare il mio percorso di studi conseguendo la laurea magistrale in Scienze Religiose e di continuare a insegnare Religione Cattolica, come ho fatto in questi anni. Inoltre, mi piacerebbe approfondire ulteriormente i miei studi e, magari, dedicarmi alla ricerca in ambito teologico.

Elisa Battistella

Un percorso che prepara a crescere i ragazzi“Un corso che arricchisce molto a livello personale e nel contempo prepara a crescere i ragazzi”. Così Francesco Spizzamiglio, descrive il proprio percorso di formazione all’Istituto di Scienze religiose di Udine. 23 anni, di Variano, Francesco è iscritto al primo anno della Specialistica nell’Indirizzo Pedagogico-didattico. “Ho sempre fatto l’animatore e credo che l’ora di religione a scuola sia importante, per questo mi sono iscritto all’Issr”, racconta. “Importante in quanto cristiano – specifica poi -, ma anche perché è un tempo in cui bambini e ragazzi possono aprirsi maggiormente, sia tra di loro sia nei confronti di temi che sono fondamentali nella vita ma che nell’insegnamento di altre materie è più difficile affrontare”.Un’esperienza “senz’altro positiva”, quella vissuta all’Istituto di Scienze religiose, prosegue lo studente, con numerose tematiche affrontate, dalle più filosofiche e teologiche ad altre centrate sulla conoscenza della Bibbia, fino alla bioetica, alla morale sessuale, temi che al giorno d’oggi spesso nelle scuole mettono in difficoltà gli insegnanti. E, ancora: corsi incentrati sull’insegnamento, corsi di legislazione scolastica, pedagogia, psicologia, per aiutare chi vuole diventare insegnante a entrare maggiormente in relazione con gli alunni”. “Studiare una grande varietà di materie è impegnativo ma è anche senz’altro un valore aggiunto – conclude Francesco – perché consente di arricchire la propria preparazione e di cercare di essere il più possibile pronti su tutti gli argomenti necessari per riuscire a preparare con i ragazzi un cammino costruttivo. Con la consapevolezza che ogni bambino e ragazzo è diverso e che prima di trasmettergli qualcosa è importante instaurare una relazione”.

M.T.

Un percorso per chiunque voglia approfondire la propria fede“La mia scelta è maturata nell’ultimo anno delle superiori – racconta Lisa Zuliani, 23 anni, di Pasian di Prato ma attiva nella parrocchia udinese di San Giuseppe, studentessa all’Istituto superiore di Scienze religiose di Udine-. Subito dopo il diploma al Liceo pedagogico mi sono iscritta perché il mio sogno è diventare insegnante di religione cattolica. Vorrei farlo nelle scuole superiori, con i ragazzi più grandi. Mi affascina la possibilità di un  confronto con questi allievi che già maturano un orientamento personale sui temi della fede, perché penso comporti una crescita personale da entrambe le parti. È una sfida che non mi spaventa”. Lisa ha concluso lo scorso anno la laurea triennale e in questi giorni è alle prese con la preparazione dell’ultimo esame del primo anno di laurea specialistica. “È un percorso lungo ma ne vale senz’altro la pena per l’arricchimento culturale e di fede che è in grado di darti – racconta Lisa Zuliani -. Nella laurea triennale ci sono molti esami di teologia e di esegesi, mentre nella specialistica si approfondiscono di più i temi legati alla docenza. Io ho scelto l’indirizzo pedagogico-didattico, specifico per la formazione degli insegnanti di religione. Si approfondiscono la didattica, la pedagogia, la psicologia, insomma gli strumenti per lavorare con i ragazzi. Ma c’è anche spazio per l’approfondimento della dimensione spirituale e di scelta personale di fede”.Nel secondo anno di specialistica Lisa affronterà il tirocinio nelle scuole, insieme ad un insegnante. Esperienza che sarà poi oggetto di un esame specifico. “Consiglio l’iscrizione all’Istituto superiore di Scienze religiose non solo a chi vuole fare il docente di religione, ma a tutti i laici che non si accontentano di una conoscenza superficiale dei fondamenti della propria fede. Sia come approfondimento personale sia come strumento per chi ha un incarico pastorale, come ad esempio i catechisti”.

Maira Trevisan

Approfondire le ragioni della fede nel mondo di oggiQuando circa un anno fa mi sono affacciata alle porte dell’ISSR di Trieste per avere informazioni sull’ordinamento e formalizzare la mia iscrizione, non avevo particolari aspettative. Nel cuore portavo l’invito ricevuto da chi governa la Provincia religiosa cui appartengo a cercare un percorso di studi che mi aiutasse a completare la mia formazione teologica e favorisse in me la capacità di approfondire ricerca e sollecitazioni per imparare sempre più a “rendere ragione” della speranza e della fede che mi abitano. Pur nella fatica di riprendere gli studi e di dover coniugare questo impegno con quello professionale, ho sentito questo invito come un appello insistente alla mia vocazione in un tempo e in una realtà in cui mi sembra che tutto ciò che porta in sé il sigillo del sacro e della fede, che ha il profumo dello spirituale e del divino venga rigettato a priori o accolto in modo superficiale o pregiudiziale, quando addirittura non venga manipolato secondo logiche partitiche e/o ideologie religiose.Non ero consapevole dell’importanza che questo percorso di studi avrebbe costituito per me, non solo in termini formativi per l’animazione e la partecipazione a compiti di evangelizzazione, ma anche e soprattutto umani. Considero un valore fondamentale il fatto che l’ISSR sia inserito nella Chiesa locale e sia riferimento per molte persone, di età e vocazioni diverse. Mi sembra infatti che come cristiani siamo chiamati ad accogliere le domande di senso, a riformularle e a farci compagni di cammino nella ricerca appassionata di risposte evangeliche, vicino a quanti ogni giorno bussano alla porta della mia e nostra testimonianza di vita, incarnati nella situazione sociale ed ecclesiale in cui viviamo.Mi piace pensare che a convocare in un’unica aula persone tanto diverse per storia, provenienza, appartenenza e vocazione cristiana sia stato il Vangelo, il desiderio di approfondire la propria fede e di assumere in maniera più critica e fondata i contenuti della fede, del Magistero, delle istanze culturali e religiose del nostro tempo. Per questo sono grata ai docenti e in modo particolare ai miei compagni di corso che con la loro testimonianza di fede e il loro impegno di studio sono segno importante per la mia ricerca e la mia vocazione religiosa: insieme ci formiamo e apprendiamo… insieme mostriamo il Volto di una Chiesa che nella varietà dei carismi è chiamata ad annunciare e rendere ragione del Vangelo di Cristo.

Suor Ilaria ArcidiaconoTerziaria francescana elisabettina