Castello a tariffa agevolata per i cittadini di Gorizia, tariffe invariate al teatro

Legare ancora di più i goriziani al Castello, maestoso simbolo della storia millenaria della città, con i suoi panorami mozzafiato, i suoi preziosi arredi, le sue opere d’arte e d’artigianato e la dotazione multimediale: questo l’obiettivo della novità che entrerà in vigore sabato 20 gennaio, ovvero del biglietto d’ingresso a 2,50 euro per i residenti a Gorizia. Un provvedimento voluto dal sindaco, Rodolfo Ziberna, approvato dalla giunta comunale insieme alle tariffe per l’accesso al maniero nel 2024, che restano invariate rispetto ai mesi scorsi. L’esecutivo ha dato il via libera pure al tariffario per il Teatro Verdi, confermando anche in questo caso le cifre del 2023.

“Il Castello è il monumento simbolo di Gorizia, vogliamo che i goriziani ne siano orgogliosi e che lo frequentino più volte, per accompagnare parenti e amici che vivono fuori città ma non solo, anche per godere di quello che è un vero e proprio tuffo nella storia. Ad aumentare il fascino e l’attrattività già di per sé indiscussi del nostro maniero contribuiscono le postazioni multimediali, che peraltro saranno ulteriormente implementate”, ha spiegato il sindaco.

Per quanto riguarda il tariffario approvato dalla giunta, il biglietto intero per il Castello resterà quindi a 8 euro, quello ridotto a 4. Quest’ultimo è destinato ai ragazzi dai 6 ai 24 anni, over 65, gruppi di almeno 10 persone, possessori di Destination Card FVG e/o card attivabili per circuiti museali o eventi realizzati in collaborazione con altri enti e istituzioni. Il biglietto per le scolaresche è confermato a 2,50 euro. È prevista la gratuità per i bimbi con meno di sei anni, insegnanti accompagnatori di scolaresche (fino a due per classe), accompagnatori turistici o guide con regolare attestato, portatori di handicap e loro eventuale accompagnatore, partecipanti a laboratori o iniziative promozionali. È confermata anche la gratuità degli accessi al Castello nella prima domenica di ogni mese, come previsto per i musei statali, opzione questa adottata anche nelle strutture di Erpac.

Così come per il Castello, anche per il Teatro Verdi non sono state apportate modifiche per il 2024 al tariffario per la concessione in uso degli spazi. La decisione di mantenere invariate le tariffe risponde alla volontà di ampliare le occasioni di utilizzo del Teatro comunale a favore di soggetti terzi, con particolare riferimento alle realtà associative e no profit e agli enti di natura pubblica che propongono iniziative di qualità rivolte alla collettività anche nel percorso di avvicinamento a Go! 2025. Le tariffe includono i servizi indispensabili, ovvero assistenza di sala, guardaroba, supporto cassa, squadre antincendio, personale tecnico di scena e attrezzature in dotazione. Le cifre variano a seconda del numero di ore richieste e che l’uso del Teatro sia domandato in orario mattutino o serale, distinguendo tra associazioni culturali, organismi no profit ed enti pubblici oppure operatori commerciali. Ulteriori distingui vanno fatti nel caso in cui sia richiesto solo l’uso della platea o del Ridotto Francesco Macedonio al primo piano. Nella delibera di giunta è specificato inoltre che è stato deciso di non prevedere aumenti e variazioni dei costi di abbonamenti e singoli biglietti per la stagione artistica, anche per avvicinare ancora di più il pubblico al Verdi. (i.b.)