“La cosa piccola si moltiplica”

Le prime due sono organizzative: migliorare il servizio di distribuzione degli aiuti e contribuire a combattere gli sprechi alimentari. La terza ha una valenza sociale di rilievo: creare e rafforzare legami tra le persone perché “non di solo pane vive l’uomo”, ha ricordato don Paolo. La dedica di questo emporio ad Achille Colautti sottolinea questa terza finalità.Don Renzo Boscarol, parroco a Ronchi dei Legionari, ha ricordato la figura di quest’uomo “per il quale la vita e la fede non erano due cose diverse”. Un uomo capace di passione e compassione che cercava giustizia e solidarietà coniugate con la politica, nel senso più genuino di questo termine.Tanti Enti pubblici hanno creduto all’iniziativa dell’emporio, ha sottolineato il sindaco di Monfalcone Silvia Altran. “È bello quindi condividere questo momento” ha aggiunto ricordando il contributo dato dai comuni attraverso l’impegno, in particolare dell’assessore Cristiana Morsolin e di Nicoletta Stradi del servizio sociale, per poter offrire un sostegno di qualità collocato in una struttura che appartiene ad un ente pubblico: l’Ater. “Ci abbiamo creduto” ha ribadito l’assessore Morsolin a nome dei Comuni dell’Ambito Basso Isontino ed il risultato porta un messaggio: vogliamo essere “una comunità solidale”.Il valore aggiunto di queste iniziative è quello della condivisione, ha detto l’assessore provinciale Ilaria Cecot, che ha partecipato all’inaugurazione assieme a Bianca Della Pietra già assessore provinciale al momento della partenza del progetto dell’emporio. L’esperienza di Gorizia ha funzionato – ha detto l’assessore – e Monfalcone farà un ulteriore passo avanti nella riposta alle emergenze che oggi si devono affrontare.Un contributo significativo alla realizzazione dell’iniziativa di assistenza ai più deboli è venuto dalla Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia. Il presidente Gianluigi Chiozza ha espresso soddisfazione perchè “finalmente spendiamo i soldi messi da parte per questo progetto e sono soldi degli isontini che vengono spesi bene”. Chiozza, presente con il vicepresidente Roberto Collini e con l’ex consigliere Francesco Bratina, ha annunciato che quest’anno per la prima volta la Fondazione ha assegnato al settore della beneficenza risorse superiori a quelle degli altri settori. Segno del difficile momento che stiamo vivendo.  “Ho sognato a lungo questo momento e dico grazie a chi ha portato a compimento il progetto” ha commentato Bratina.La struttura che ospita l’Emporio della Solidarietà è di proprietà dell’Ater isontina che l’ha messa a disposizione firmando una convenzione con il Comune di Monfalcone. Sta a significare che l’Ater, ha detto l’amministratore unico Angela Caldarera, “non è ente lontano e anonimo, ma a reale servizio dei cittadini”.Chiara Bertolini responsabile dell’Emporio di Gorizia e Andrea Anaclerio responsabile a Monfalcone, hanno spiegato il funzionamento dell’iniziativa e citato i molti sostenitori tra i quali il Centro di aiuto alla Vita, Benkadì, Propeller, la Bcc di Staranzano, l’azienda Fogal che ha donato i refrigeratori e contribuito alle scafalature, il Lions Club di Monfalcone che ha reso possibile l’allestimento del locale, gli scout monfalconesi che hanno montato i supporti e contenitori dei generi alimentari. Una citazione anche per i supermercati (Coop, Despar, Ipersimply, Emisfero) e aziende come Illy che hanno già dato la loro disponibilità alla collaborazione. Cosa è questo per tanta gente?”. La domanda che fanno i discepoli di Gesù davanti a pochi pani e qualche pesce è la stessa che il Vescovo Carlo ha attualizzato dopo aver letto il brano del Vangelo sulla moltiplicazione dei pani e dei pesci. “La cosa piccola si moltiplica. L’Emporio diventi occasione per moltiplicare le relazioni e la solidarietà. Una bella sfida per Monfalcone e i Comuni vicini” ha concluso il Vescovo nel benedire l’iniziativa ed i locali dell’Emporio. La signora Bruna Colautti ha quindi tagliato il nastro tricolore, aprendo simbolicamente la porta ad un nuovo percorso della solidarietà verso chi ha bisogno di sostegno per avere la forza di superare le difficoltà di oggi e poter sperare in un domani migliore.

Solidarietà

Città di Monfalcone. Emporio della Solidarietà, promosso da Caritas diocesana Gorizia, Comune di Monfalcone, Servizio sociale dei Comuni dell’Ambito Basso Isontino, Provincia di Gorizia, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia. Dedicato ad Achille Colautti: “dalla Parola, con passione, ai fatti”.Chi passa davanti al numero 44 di viale Verdi a Monfalcone legge queste parole all’ingresso di quello che sembra un negozio, ma negozio non è, ed espone la tabella con orari “per tessere” e orari di “emporio”. In questo luogo bisogni e solidarietà hanno il punto di incontro.Bisogni che, in tempi di crisi e difficoltà per molte famiglie, vengono riconosciuti nel momento in cui la persona si presenta allo stesso emporio, ai centri di ascolto parrocchiali della Caritas, al Centro di aiuto alla Vita, alla sede della Croce Rossa, ai servizi sociali.Verificate le necessità, lo strumento della solidarietà è una tessera mensile a punti che permette di ricevere all’emporio i generi alimentari di cui la famiglia o il singolo hanno bisogno. Vale un mese, ma viene rinnovata se le condizioni di necessità permangono.La solidarietà che fa confluire i generi alimentari in questo emporio passa attraverso la sensibilità di chi dona: singoli cittadini, ma anche negozi, catene di negozi, aziende, il Banco Alimentare. In questo modo, ci sono generi alimentari che, evitando di diventare poi degli scarti, vanno in tempo utile a chi ha più bisogno.Nell’analogo emporio che opera da cinque anni a Gorizia si è arrivati a dare sostegno a circa 500 famiglie con donazioni alimentari che hanno il valore di 400 mila euro all’anno.L’Emporio della Solidarietà di Monfalcone è stato inaugurato lo scorso 17 aprile con una cerimonia semplice ma significativa nella qualità e nella quantità delle presenze. Il taglio del nastro è stato affidato alla signora Bruna, moglie di Achille Colautti, sindacalista e testimone franco e tenace della solidarietà cristiana, recentemente scomparso.Piccoli, grandi segni concreti di speranza per il futuro.