La parola ai cittadini per migliorare l’offerta commerciale locale

Far sì che la rinascita del tessuto commerciale goriziano riparta proprio dall’iniziativa dei cittadini è lo scopo di “La Gorizia che vorrei” – piano che si inserisce nella parte di marketing e promozione del territorio nel programma Pisus – che punta a raccogliere la voce di chi vive, lavora o studia a Gorizia, per migliorare l’attrattività e l’offerta commerciale locale.Il progetto, collegato al brand “Lets’Go! Gorizia”, che accomuna le diverse azioni intraprese per il rilancio del commercio cittadino, marketing territoriale e city branding, si struttura per mezzo di un portale internet (già attivo) su cui tanto cittadini, quanto imprenditori, possono esprimersi riguardo l’offerta commerciale della città: i primi trovano l’occasione per suggerire quali attività vorrebbero vedere a Gorizia nel prossimo futuro, per completarne l’offerta distributiva, i secondi possono invece proporre una loro iniziativa imprenditoriale.La raccolta delle idee dei cittadini sarà la base per indirizzare appunto le iniziative imprenditoriali: i progetti proposti saranno sottoposti ad una commissione composta da Comune di Gorizia, Confcommercio e Uelcom, la società di marketing che gestisce il segmento promozionale di questo specifico segmento del Pisus, e i selezionati saranno affiancati nel tempo necessario per il supporto, la consulenza, l’insediamento, la logistica, le pratiche burocratiche, le attività promozionali e di comunicazione. “E’ un progetto a tutto tondo – ha commentato Simone Zancato, responsabile per Uelcom – e parte proprio dalla logica della compartecipazione tra cittadini e imprenditori, per essere protagonisti di un cambiamento da realizzare insieme; una logica di co – creazione che parte dal basso”.”Cercare una base commerciale è uno dei punti cruciali per la città – ha aggiunto l’assessore alle Attività produttive del Comune di Gorizia, Arianna Bellan -. Sono certa che questo lavoro darà i suoi frutti, così come quello riguardante la riqualificazione dei locali, per i quali c’è stato un investimento di circa 1 milione e 200 mila euro e a cui si aggiungerà un ulteriore mezzo milione”.