Estate difficile per lo sport isontino

Estate triste e difficile per lo sport provinciale per mancanza di adeguati fondi per proseguire le varie attività. Se era nell’aria già da molto tempo il forfait dell’Ardita (che ha rinunciato alla serie C gold) ed è preventivabile quello della Pallacanestro Ronchi alla serie C silver, ha spiazzato i più la rinuncia dell’UFM al campionato di serie D. La società del presidente Brugnolo ha dovuto alzare bandiera bianca rinunciando a proseguire l’attività nella quarta serie per mancanza di imprenditori disposti a dare una mano concreta al sodalizio monfalconese. Per salvaguardare la società e i relativi cartellini di proprietà dei ragazzi del settore giovanile (fiore all’occhiello del gruppo), Brugnolo ha quindi deciso di rinunciare alla categoria, chiedendo alla Federazione del Friuli Venezia Giuliadi inserire la società in una campionato regionale: sicuramente non potrà ripartire dall’Eccellenza (a meno che la Sacilese, a sua volta in grosse difficoltà finanziarie, rinunci alla categoria e sempre che la Federazione non decida di promuovere l’Union Pasiano vittorioso nello spareggio play off ai danni della Juventina). Alla fin fine, probabilmente il Monfalcone partirà dalla “Promozione”, pregustando già il “classico” contro la Pro Gorizia. Sono però parecchie le società regionali con l’acqua alla gola ed il futuro, purtoppo, non si presenta certo roseo. Con i pochi soldi in circolazione è arrivato il momento di dire stop alle spese pazze anche nei dilettanti; è il momento di ripartire con il sano dilettantismo. Il caso UFM deve far riflettere: la realtà economica provinciale non può permettersi di supportare le società sportive come si faceva una volta. Ormai la serie D (categoria naturale per Monfalcone  e Gorizia) non è più sostenibile essendo diventata – anche a causa della riduzione delle società di serie C, passate in un paio di anni da 128 a 60 – quasi professionistica: e così, per per poter allestire una squadra discreta, sono necessari alcune centinaia di migliaia di euro, a fronte di ricavi esigui.