Aldo Nardin: 70 anni di calcio

Il 17 novembre Aldo Nardin compie settant’anni. Traguardo sempre importante da raggiungere che acquista un valore ulteriore per l’ex portiere a cui va riconosciuto anche di essere sicuramente l’atleta più importante che la società sportiva Juventina di Sant’Andrea abbia cresciuto nel proprio settore giovanile nei settant’anni  (singolare coincidenza…) dalla propria fondazione.La lunga carriera sportiva ha portato Aldo a giocare in totale 49 volte in serie A, 299 in serie B e 32 volte fra serie C1 e C2. Fin da bambino ha iniziato a giocare per i colori biancorossi del proprio paese dimostrando di saperci fare fra i pali, tanto che subito i talent scout dell’Arezzo lo adocchiano e gli propongono il passaggio al club amaranto. Dopo molti tentennamenti da parte dei genitori e dopo anche aver sentito il parere dell’allora parroco don Zorz, papà Aldo decise di lasciarlo partire per tentare l’avventura nel mondo del calcio. Per la cifra di 350mila lire il presidente di allora della squadra biancorossa, Milan Pelicon, ne firma il suo trasferimento. A 15 diventa titolare degli Allievi dimostrando da subito grosse potenzialità, tanto che la Juventus l’anno successivo lo preleva in prestito per una stagione. Passa poi in Sardegna, all’Alghero, fino al ritorno all’ovile ad Arezzo dove inizia a giocare in prima squadra fra serie C e serie B per quattro stagioni collezionando 86 presenze in tutto.Per Aldo si aprono anche le porte della nazionale under 21 di serie B e poi come fuori quota quella di serie A giocando un’amichevole disputata dagli azzurri contro la Bulgaria. Nel frattempo avviene il passaggio a Varese dove esordisce in serie A niente meno che alla “Scala” del calcio a San Siro contro il Milan. Nonostante l’annata difficile che culmina con la retrocessione, il Napoli lo acquista per fargli fare la riserva ad un campione del calibro di Dino Zoff, prima di passare nel 1973 alla Ternana dove giocherà -sempre in serie A – per tutto il campionato. Sarà l’ultima stagione di Aldo nella massima serie: infatti di passaggio in passaggio, poi con la Ternana stessa, Lecce, Lazio e Foggia giocherà esclusivamente nella cadetteria. La conclusione della sua carriera la fa a Civitavecchia dove riesce nella partita contro l’Imperia a realizzare una rete direttamente con un calcio di rinvio, complice anche il vento amico: un gol che pochi portieri possono vantare nel proprio curriculum Chiusa la carriera agonistica ha poi iniziato la carriera come allenatore delle squadregiovanili dell’Arezzo e di qualche altra società limitrofa, continuando tuttora a collaborare con varie società della zona.