I ritmi tzigani incantano il pubblico della Stagione “Lipizer”

Il terzo “Concerto della Sera” della Stagione 2016-2017 organizzata dall’Associazione “Lipizer” ha visto venerdì 25 novembre sul palco del Teatro “L. Bratuž” l’Orchestra Tzigana di Budapest. L’ensemble ungherese, diretto dal violinista solista M° Antal Szalai senior, che ne è stato il fondatore nel 1969, ha dato concerti in tutto il mondo e nel concerto goriziano ha proposto brani del suo repertorio magiaro: le tradizionali czardás, orchestrazioni di canzoni popolari, arrangiamenti e celebri brani del repertorio classico. L’ensemble, ha ottenuto nel tempo molti e meritatissimi riconoscimenti e successi sia di critica sia di pubblico e ancora una volta replicato quello della sera del 25 novembre, anticipato dall’ “esaurito” della matinée dedicata alle scuole cittadine e della provincia, che ha assunto doverosamente anche un aspetto didattico-musicale. L’ottetto, formato da Antal Szalai violino solo, Tibor Ökrös, László Duka e Zsolt Szomora – violini, Kálmán Bakos – viola, Pál Sárközy – contrabbasso, Jen? Farkas – zimbalon, László Fehér – tarogato e clarinetto, musicisti di grandissima professionalità non disgiunta da una palese armonia amicale e da un’ineccepibile consonanza musicale, e tale sintonia si percepisce di primo acchito. Si è trattato di un complesso che durante il concerto ha posto in evidenza negli a solo i suoi diversi componenti: i violini singolarmente o a gruppi di tre o quattro, il tarogato e carinetto di László Fehér in dialogo con i solisti e con il direttore-esecutore e il cimbalon – strabilianti le esecuzioni di Jen? Farkas, perfino bendato, e costante base dell’orchestra – tutti supportati dal “basso continuo” formato da contrabbasso, viola e cimbalon in dei crescendo tali da far alzare in piedi ad applaudire il pubblico alla fine di diverse esecuzioni. Si è passati da Czardas di autore anonimo alle Danze Ungheresi n. 6 e 5 di Brahms, alla Rapsodia ungherese n. 2 di Liszt, intercalate durante le due parti della serata dagli a solo del cimbalon, passando per Strauss jr. e giungendo alla celebre Czardas di Vittorio Monti. Antal Szalai nel corso del concerto ha sfoggiato un virtuosismo tale che gli ha permesso di imitare e produrre con il violino cinguettii del cardellino e glissandi sempre intonatissimi, risultando al contempo intenso e gratificante anche nei pezzi più intimisti. “Matematici” gli attacchi di ogni brano da parte dell’orchestra tzigana, che la precedente volta aveva suonato per la Stagione della “Lipizer” nel 2013.