Ripartire da Aquileia

Il Friuli Venezia Giulia è chiamato a non essere solo location di questi eventi ma a riflettere sul ruolo che può svolgere nell’Europa del XXI secolo e  soprattutto del suo coinvolgimento per l’equilibrio di un’area, come quella balcanica, fondamentale per l’oggi e soprattutto per il domani del continente. Montenegro, Serbia, Albania, Kosovo, Bosnia-Erzegovina e Macedonia hanno attivato da tempo percorsi che, a breve o lungo termine, dovrebbero portarli ad aderire all’Unione Europea: certamente si tratta di itinerari a velocità diverse molto spesso rallentati da reciproche tensioni e secolari diffidenze e che scontano le paure provocate dal terrorismo internazionale ma anche le incertezze sorte all’interno dell’Unione dopo l’ultimo, e probabilmente troppo frettoloso, allargamento di inizio secolo. Parlare di allargamento, poi, nel momento in cui ricompaiono i fili spinati alle frontiere interne ma anche esterne dell’Unione appare forse un azzardo ed un controsenso. L’idea stessa con cui i Padri fondatori diedero vita al Mercato comune e alla Comunità europea, quando le macerie del secondo conflitto mondiale riempivano ancora le città, appare ormai dimenticata. L’Unione viene considerata superata da molti e Bruxelles, nell’immaginario collettivo – cavalcato dall’antieuropeismo retorico di numerose formazioni politiche anche nel nostro Paese – è solo un mostro capace di dissipare il denaro dei cittadini e ad imporre sanzioni. Eppure, a saperli vedere senza preconcetti, i vantaggi portati alla vita quotidiana a ciascuno di noi dall’Unione sono e sono stati in questi dodici lustri ben superiori ai possibili aspetti negativi. In questo contesto la nostra regione – raccogliendo l’eredità della Chiesa di Aquileia – può rappresentare veramente un riferimento politico e culturale per un’area vasta capace di comprendere la Mitteleuropa e l’intero mondo balcanico. Quel mondo balcanico da cui scaturì un secolo fa la scintilla dell’ “Inutile strage” e che è stato teatro dell’ultimo conflitto combattuto sul territorio europeo. Il domani europeo (ri)parte da qui.