Un grande abbraccio comunitario per don Ugo

Il giardino della chiesa di Borgo San Mauro a Sistiana quasi non riusciva a contenere i tantissimi intervenuti per festeggiare il parroco don Ugo Bastiani. Monsignor Armando Zorzin vicario generale dell’arcidiocesi, nell’omelia ha ricordato come “il sacerdote ci dà la sicurezza di incontrare Gesù Cristo nell’eucarestia, la Parola ci orienta, ci dà speranza e la certezza che Dio volta pagina sul nostro passato erroneo. Festeggiare cinquant’anni di sacerdozio è un nuotare contro corrente in una società dove si rottamano le cose come anche le persone”.Don Stefano ha letto il contenuto della pergamena proveniente dal Vaticano con cui papa Francesco ha fatto giungere la sua benedizione apostolica a don Ugo.”Il decano, don Boscarol, nel suo intervento ha auspicato che “il sacerdozio presbiterale sia riconosciuto e si trasformi in un progetto di vita che ci vede tutti sacerdoti e tutti chiamati”. Don Renzo ha poi letto la lettera dell’arcivescovo Carlo con l’augurio che la celebrazione giubilare “aiuti a maturare sempre più la bellezza che i fratelli e le sorelle stiano insieme in gioiosa letizia, in serenità per essere efficace esempio” per tutti.Don Mirko sempre molto vicino alla comunità di Sistiana ha portato il saluto e l’augurio di Mons. De Antoni impossibilitato a essere presente fisicamente ai festeggiamenti. Cristina, una delle parrocchiane, ha poi voluto consegnare a don Ugo il dono delle comunità di San Mauro e San Rocco che hanno voluto ricordare il 50° del loro sacerdote con un’icona del buon pastore realizzata da artisti della città di Mosca utilizzando tavole di legno con fondo oro di epoca antica. È stato rilevato che la figura del pastore è profondamente radicata nella cultura di Israele e ricorre spesso nell’antico testamento: Mosè incontra Dio in un roveto ardente mentre è al pascolo; Davide è riconosciuto da Samuele come il nuovo re di Israele; e Isaia usa la metafora del pastore per indicare l’amore di Dio per il suo popolo. Gesù stesso, non a caso, inizia la propria via terrena nascendo in una stalla e lì è adorato da umili pastori. E gli apostoli altro non sono che il piccolo gregge di Gesù, la sua prima comunità in attesa che la sua Parola raggiunga un ordine più grande.Il neo sindaco di Duino Aurisina Daniela Pallotta ha terminato la serie d’interventi con un breve discorso fatto a braccio ricordando quanto fatto dal sacerdote in questi anni per la sua comunità consegnandogli poi da parte dell’amministrazione comunale una targa ricordo.Prima della benedizione finale, don Ugo ha comunicato di aver ricevuto anche un messaggio dalla Segreteria di Stato con in regalo il rosario benedetto da papa Francesco.Oltre al ringraziamento ai confratelli presenti, ai genitori, ai fratelli e la sua gente di Capriva, ha ricordato Mons. Santin che assieme a don Diego e a don Renzo li ha consacrati il 2 luglio del 1967 nella basilica di Aquileia.Don Diego ha voluto finire ricordando il bellissimo augurio fatto ai tre consacrati da Mons. Santin mentre stavamo per uscire dalla basilica di Aquileia “Dominus sit in itinere vostro”, che il Signore sia sempre sulla vostra strada.La Santa messa si è terminata con il canto Signore delle Cime.I festeggiamenti si sono prolungati con un momento conviviale organizzato per i tantissimi che hanno voluto stringersi a don Ugo con un gigantesco, affettuosissimo abbraccio ricco di affetto e di tanta riconoscenza.