Monfalcone e Prefettura uniti per la sicurezza

Il Comune di Monfalcone è il primo firmatario del “Patto territoriale per la sicurezza”, siglato negli scorsi giorni assieme alla Prefettura di Gorizia.

Il patto – già approvato dal Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico – consentirà ora di poter procedere con le domande per l’ottenimento di finanziamenti da parte del Ministero dell’Interno.

Il Comune di Monfalcone non sarà l’unico ad aderire al Patto: questo è esteso a tutti i Comuni limitrofi – per i quali lo stesso Comune monfalconese ha dichiarato di mettere a disposizione i propri tecnici per la realizzazione informatica delle pratiche -, e prossimamente aderiranno anche Cormòns e Romans d’Isonzo, con i quali sono già stati presi degli accordi informali. L’invito poi, ha sottolineato il prefetto di Gorizia Massimo Marchesiello, è per tutti i Comuni dell’isontino di attivarsi per prendere parte al Patto territoriale antro il 30 giugno, data entro la quale devono essere apposte le firme al piano.

“La forza del Patto territoriale per la sicurezza – ha proseguito il prefetto – sta nel creare un reale circuito tra gli enti locali, tutte le Forze dell’Ordine e gli stessi cittadini, chiamati a cooperare per mantenere alto il senso generale di sicurezza all’interno delle proprie città”.

Sulla stessa linea di pensiero anche il questore di Gorizia, Lorenzo Pillinini, che ha rimarcato come quello messo in atto sia un “progetto virtuoso per più ragioni, tra le quali la certezza che saranno fondi monetari ben impiegati e la partecipazione di tutti gli attori sociali per la sicurezza del proprio territorio e il mantenimento – ma anche il miglioramento – della qualità della vita. L’esempio di Monfalcone, che per primo ha sottoscritto il Patto e già aveva investito molto in sicurezza, è certamente la strada da seguire, poiché consente un controllo sul territorio in ingresso, in uscita, sulle 24 ore e non è uno spreco”.

Quello messo in atto dal Comune di Monfalcone non è nient’altro che un rafforzamento di una strategia adottata già un anno e mezzo fa e che vede una stretta collaborazione tra Forze dell’Ordine e figure professionali dell’ente comunale per il monitoraggio cittadino. “Si sta facendo squadra per dare risposte ai cittadini – ha spiegato il sindaco della città dei cantieri, Anna Maria Cisint – e in relativamente poco tempo si sono create condizioni per essere pienamente utili e attivi sul territorio. Sono stati investiti 150.000 euro di fondi comunali in sicurezza, per implementare il sistema di videosorveglianza ma abbinato a figure esperte che, nell’insieme, stanno raggiungendo risultati importanti. I grandi numeri investiti sono finalizzati certamente a dare sicurezza, ma la volontà era quella che fosse effettuata con strumenti moderni, avanzati e studiati nel minimo dettaglio nella loro collocazione”.

Il progetto, definito dalla stessa Cisint come “concreto e reale”, consente un presidio ottimale del territorio comunale nonché un costante lavoro di analisi sui numeri della criminalià, permettendo anche di “agire d’anticipo” su situazioni considerate a rischio.

“I settori di intervento individuati saranno tre – ha infine illustrato il responsabile del Centro elaborazione dati del Comune, Marino Miscialli -: la videosorveglianza, il controllo dei flussi veicolari e la dotazione di strumenti evoluti per la centrale operativa, che è già condivisa da tutte le Forze dell’Ordine, per un lavoro d’insieme”.