Cena povera di solidarietà

Anche quest’anno, come ormai da vent’ anni a questa parte, si è svolta nel periodo quaresimale l’iniziativa spirituale e di solidarietà organizzata dal MASCI del Monfalconese chiamata “Cena Povera”. Circa una cinquantina di persone provenienti dalle varie comunità parrocchiali della città e dai vari gruppi scautistici, si sono ritrovate nella serata di giovedi 30 marzo presso il ricreatorio “Mons.Foschian” a Monfalcone per questo incontro di preghiera e di ascolto di una testimonianza che si è concluso poi con una cena frugale. Le offerte raccolte per un totale di 581 euro sono state destinate poi alla Caritas decanale di Monfalcone e all’Emporio della Solidarietà operante nella nostra città da due anni. La riflessione verteva sul tema: “Gesto di carità, tra elemosina e beneficienza” a partire dalla parole di papa Francesco che al Convegno Ecclesiale di Firenze disse: “L’opzione per i poveri è forma speciale di primato nell’esercizio della carità cristiana, testimoniata da tutta la Tradizione della Chiesa, implicita nella fede cristologica in quel Dio che si è fatto povero per noi, per arricchirci mediante la sua povertà”. E nel documento conclusivo di quel convegno, sulla via dell’uscire, si legge ancora: “Un rilievo del tutto particolare è riconosciuto alla cura nei confronti delle persone segnate da diverse forme di emarginazione e da ferite; a questo livello appare ben visibile una vera e propria costellazione di espressioni di carità, che connotano la pratica quotidiana della Chiesa arricchita anche dal recupero conciliare del diaconato permanente. Un luogo significativo dell’umanità in uscita è data dai gesti e dai segni di accoglienza delle persone provenienti da inedite frontiere di dramma,come quello dell’esodo di popoli interi”. “Serve un cambiamento di stile, non si tratta di fare per forza cose nuove, bensì di convertire la forma complessiva del nostro agire pastorale, per renderlo maggiormente capace di mettersi a servizio dell’incontro di ciascuno con Gesù Cristo e la sua forza di autentica umanizzazione.L’imcontro se non vuole essere solo un contatto superficiale, deve accadere sempre volta per volta e volto per volto.””E’ necessario accorgersi di chi ha bisogno, ma anche mappare il territorio, farsi antenna, per portare alla luce situazioni spesso nascoste o ignorate”.Una Chiesa potremmo dire che non rimane al centro ad aspettare, ma va incontro a tutti, scegliendo le periferie, per risvegliare processi più che occupare spazi, accendendo speranza e fiducia, rincuorando e facendosi prossimo di chi è nel bisogno. Ed un esempio concreto di questo sono proprio gli Empori della solidarietà, presenti in varie diocesi italiane e su quello della nostra città ha presentato un’ampia panoramica Chiara Bertolini una delle responsabili a livello diocesano. Attualmente le tessere emesse sono 502 di cui attive 390 per un totale di circa 1.100 prsone così suddivise: 270 abitanti nel comune di Monfalcone mentre le restanti 120 si riferiscono ad abitanti dei comuni di Ronche dei Legionari, Sraranzano, S.Canzian d’Isonzo, S.Pier d’Isonzo, Turriaco, Grado, Doberdò e Fogliano. Sono aiutate 270 famiglie italiane (69%) e 120 famiglie straniere (31%) di 24 nazionalità diverse con una prevalenza bengalese seguita dai paesi del nord Africa e dell’Europa dell’est. Nel 2016 sono stati destribuiti gratuitamente prodotti per un valore totale di circa 330.000,00 euro. Ed un grazie enorme va ai tanti benefattori, associazioni, organizzazioni, singole persone, parrocchie per le loro generose donazioni ed un altrettanto grazie va ai numerosi volontari che, coordinati da Norberto, offrono il loro tempo ed il loro cuore in questo importante servizio, segno della carità e dell’amore del Signore verso i più poveri.Al termine di questo primo momento di riflessione, di preghiera e di conoscenza, è seguita poi la cena in uno spirito di fraternità e amicizia.