Villa Louise, incubatore di cultura

Grazie ad un progetto di recupero che vede unite Fondazione Coronini – Cronberg, Regione Friuli Venezia Giulia, Delegazione goriziana del FAI – Fondo Ambiente Italiano, Università degli studi di Trieste e partner locali, i lavori nella villa di origine seicentesca – per quanto concerne il primo lotto – potrebbero essere terminati già entro i prossimi 12 mesi.Villa Louise, appartenente oggi alla Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, fu per molti anni la residenza principale degli omonimi conti goriziani, dopo averla ereditata nel 1912 dall’ultima discendente della famiglia Smart Löhneysen. Oggi, con questo progetto, non si punta solamente al suo recupero come edificio storico, ma anche ad una sua nuova destinazione d’uso: secondo l’iniziativa della Regione infatti Villa Louise diventerà un incubatore di imprese culturali, con la possibilità di individuare anche delle aree da destinare a residenze per gli artisti che, temporaneamente, si troveranno ad alloggiare a Gorizia. “Villa Louise avrà due nuove funzioni – ha spiegato l’assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti: sarà residenza per artisti, ospitandoli, permettendo loro di risiedere in un luogo dove “respirare”, percepire questa città, farsi contaminare da essa e produrre qualcosa partendo da ciò. Questo porta con sé una ricaduta positiva, con un richiamo all’esperienza vissuta e a Gorizia una volta rincasati. Seconda funzione sarà quella di diventare un incubatore per le start up di imprese legate alla cultura e all’arte, che qui potranno trovare una sede dove poter muovere i primi passi”.Per il recupero della residenza e del giardino la Regione Friuli Venezia Giulia ha stanziato tre milioni di euro, che verranno erogati in tranche da 300mila euro per dieci anni. A questi si aggiungeranno ulteriori 4,5 milioni, derivanti da fondi europei, che serviranno alla fase di start up del progetto di realizzazione dell’incubatore di imprese culturali. Fondamentale nel corso di tutto il piano di recupero sarà la partecipazione del Dipartimento di Ingegneria ed Architettura dell’Università di Trieste. L’Università ha anche partecipato con la predisposizione dei materiali necessari per ottenere la concessione del finanziamento regionale. Grazie ad una convenzione – in corso di perfezionamento – l’intervento su Villa Louise costituirà inoltre l’occasione per realizzare un “cantiere scuola”, dove i futuri architetti potranno imparare sul campo le tecniche di restauro.Una parte di Villa Louise sarà destinata a foresteria e ospiterà artisti ed esterni impegnati nelle attività incubate, mentre l’ex oratorio gentilizio ospiterà il punto informativo e la segreteria. L’edificio annesso alla Villa avrà carattere polifunzionale e sarà destinato a incontri pubblici ed esposizioni, mentre il retro diverrà laboratorio per la produzione artistica ed artigianale. Il parco sarà aperto al pubblico e costituirà il naturale proseguimento di quello di Palazzo Coronini.