Un nuovo incubatore per cultura e creatività

Sono stati consegnati mercoledì 31 gennaio i lavori del I° lotto per il restauro conservativo di palazzo Studeniz, più noto come villa Louise a Gorizia, una delle costruzioni più significative nel patrimonio architettonico goriziano. Il cantiere, avviato ufficialmente giovedì scorso dovrà essere concluso dall’impresa Mari e Mazzaroli spa di Trieste, aggiudicataria della gara di appalto di 419.898 mila euro per il restauro delle coperture del corpo centrale e delle due torrette laterali dell’edificio seicentesco, entro 240 giorni. Una volta conclusa l’operazione complessiva di restauro, che prevede un successivo secondo lotto e che è stata preceduta da un intervento di messa in sicurezza della dimora, l’immobile diventerà la sede di un incubatore per le start up culturali e per le imprese creative e residenze d’artista.Caratteristica, quest’ultima, di grande rilevanza per dare centralità alla città come è stato sottolineato nel corso dell’odierna cerimonia di consegna, a cui hanno partecipato gli assessori regionali alla Cultura e all’Ambiente, il sindaco di Gorizia in qualità di presidente della Fondazione Coronini Cronberg proprietaria dell’immobile, i direttori dell’Ater di Udine e di Gorizia artefici della progettazione.”Villa Louise diventerà un luogo di incubazione per imprese culturali e creative, quindi start up di impresa, incubazioni, studi. Sappiamo che l’innovazione passa dalla rivalutazione del passato, quindi questo sarà un luogo ideale. Una scelta strategica anche  per valorizzare Gorizia”, ha rimarcato l’assessore Torrenti. Ammonta a cinque milioni lo stanziamento complessivo della Regione, come spiegato dall’esponente della giunta regionale: “Una parte dei cinque milioni stanziati è già stata usata per la messa in sicurezza e la valutazione degli affreschi delle sale. Con oggi prende il via il primo lotto, mentre il  secondo è in fase di preparazione. Speriamo possa essere avviato in tempi rapidi e con continuità. Siamo ottimisti perchè il progetto è bellissimo: ringraziamo l’Ater per il lavoro svolto per la progettazione. Abbiamo peraltro coinvolto strutture pubbliche per la massima trasparenza”.Non ha nascosto la sua soddisfazione anche il presidente della Fondazione Coronini Cronberg e sindaco Rodolfo Ziberna: “Questo edificio è un luogo che ha fatto la storia della nostra città, quindi grande era la preoccupazione per il reperimento delle risorse per riqualificarlo. Eecco perchè siamo molto soddisfatti ed esprimiamo la nostra gratitudine all’assessore Torrenti e alla Regione. Siamo ancora più contenti per l’obiettivo con cui sarà ristrutturato questo storico palazzo: avremo giovani di tutta Europa, in una sorta di Erasmus europeo della cultura a Gorizia, che darà luogo a contaminazioni tra settori diversi. Il risultato sarà di dar vita a iniziative in grado di produrre cultura e turismo, nel pieno rispetto di quella che è la vocazione della nostra città”.