Michele Martina, uomo della MittelEuropa

Ha avuto luogo lunedì pomeriggio e riprenderà lunedì 20 aprile alle 15.30  nella sala del consiglio comunale di Gorizia, la prima parte del convegno “Michele Martina protagonista del Goriziano verso l’Europa”. L’iniziativa è coordinata dal centro studi A. Rizzatti e dall’Istituto per gli incontri mitteleuropei ed ha avuto realizzazione in collaborazione con molte istituzioni e voci del mondo culturale e con il patrocinio della Regione e del comune di Gorizia, oltre che il sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia. Erano presenti il presidente del Consiglio regionale Franco Jacob, il sen. Francesco Russo, politici e rappresentanti della comunità goriziana. La prima sessione si è preoccupata di descrivere la figura di Michele Martina, cattolico democratico, sindaco e presidente, che si è posto al centro dell’innovazione culturale e politica del Goriziano nel secondo dopoguerra. Obiettivo della prima parte del convegno (che avrà scadenza annuale) sarà quello di promuovere e premiare tra le università del Centro Europa una tesi di laurea che ne colga lo spirito e l’impegno.Le innovazioni culturali goriziane sono state al centro della comunicazione del prof. Fulvio Salimbeni, presidente dell’ICM; il sen. Francesco Russo, invece, ha delineato per Gorizia un ruolo decisivo nella Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, quello di rinunciare alla magia del racconto della storia e degli incontri che vi hanno trovato luogo attento di accoglienza e di non lasciar perdere per tutti la volontà dell’incontro e del confronto, del dialogo fra culture, lingue e storie. Un progetto che ha come obiettivo quello di testimoniare la pace e di costruire il domani dell’Europa.Invece la personalità di Michele Martina e della sua testimonianza di intellettuale, politico e amministratore è stata svolta da don Renzo Boscarol, direttore di Iniziativa Isontina. La relazione ha cercato di mettere in risalto – attraverso le origini familiari, gli ambienti di formazione (scuola, Azione cattolica, partito) – la personalità di Michele Martina, “homo europeus” e rappresentante di quello “spirito di Gorizia” che è costituito da un modo di essere e di stare, di proporsi e di vivere che si esprime attraverso una capacità di cogliere il tutto e il particolare, di puntare sempre al meglio e di sentirsi rappresentato dalla diversità che è capace di dialogare e di incontrare.La relazione, inoltre, ha raccolto le linee del percorso del politico Michele Martina che è stato fedele a questa vocazione, sia raccogliendo il passato del partito popolare e della resistenza, sia guidando la politica con il superamento delle tentazioni nazionaliste ed aprendo al dialogo sul confine. Un lungo tragitto di vita e di militanza concluso con una forte testimonianza nella cultura cittadina, collaborando ad istituire centri e istituto dedicati alla storia, alla scuola (consorzio per la Università) e alla riconciliazione (Concordia et pax) che hanno il compito di costruire l’Europa dei popoli e di far uscire il Goriziano dall’isolamento.Dalle relazioni e dal dibattito sono emerse alcune riflessioni dei presenti e in particolare del senatore Battello che in un intervento appassionato ha ripercorso le strade – molto più complesse rispetto al movimento cattolico democratico – attraverso le quali dall’interno del Pci, sono maturate convinzioni che, alla fine, hanno dato a Gorizia ed al suo territorio il ruolo che le spetta, città d’Europa.