Da 203 anni a servizio del cittadino

Centotremila fra ufficiali, marescialli, brigadieri, appuntati e carabinieri, 4573 stazioni dislocate capillarmente sul territorio a servizio del cittadino, ventiquattro ore su ventiquattro, oltre ai reparti che garantiscono la sicurezza durante i grandi eventi e nei teatri operativi all’estero. Questi i numeri dell’Arma dei Carabinieri, che il 5 giugno scorso ha festeggiato il 203esimo anniversario di fondazione. Nonostante le Regie Patenti della fondazione del Corpo dei Carabinieri Reali portino la data del 13 luglio 1814, l’istituzione celebra la sua festa della fondazione il 5 giugno, data in cui venne conferita la prima medaglia d’oro al Valor Militare alla Bandiera, per il tributo di sangue che l’Arma offrì nel corso della prima guerra mondiale durante la battaglia del Podgora, il 19 luglio 1915.A Gorizia l’Arma ha festeggiato alla caserma “Cascino”, sede del XIII Reggimento Carabinieri Friuli Venezia Giulia con una cerimonia pubblica alla quale hanno preso parte le autorità civili e militari, il personale del Reggimento e del Comando Provinciale Carabinieri Gorizia e la cittadinanza.  Davanti ad un reparto di formazione schierato sono stati resi gli onori alla Bandiera di Guerra del Reggimento, al comandante Col. Stefano d’Ambrosio e al Ten.Col. Alessandro Carboni, Comandante Provinciale. Successivamente è stata deposta una corona d’alloro al monumento ai caduti, assieme ad un omaggio floreale consegnato dai genitori del Mar. Ca. Daniele Ghione, in servizio presso il reggimento e caduto nell’attentato alla base di Nassirya il 12 novembre 2003.Dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dell’ordine del giorno del Comandante Generale sono state consegnate le ricompense tributate nell’anno 2016 ai militari distinti in brillanti operazioni di servizio territoriale (al personale del nucleo investigativo di Gorizia, al nucleo radiomobile di Gradisca e Monfalcone) e a cinque appartenenti al reggimento in rappresentanza di tutti i premiati del reparto per l’elevata qualità del servizio svolto, le spiccate doti professionali ed umane evidenziate nel contesto interforze e multinazionale delle missioni all’estero.

Il ricordo di PeteanoLa mattina del 31 maggio si è invece ricordato il quarantacinquesimo anniversario della strage di Peteano, nella quale morirono in servizio il Brigadiere Antonio Ferraro di 31 anni ed i Carabinieri Donato Poveromo e Franco Dongiovanni di 33 e 23 anni. Giunti sul posto a seguito di una segnalazione anonima riguardante una 500 bianca con due buchi sul parabrezza , rimasero irreversibilmente coinvolti nello scoppio dell’autovettura che si rivelò una trappola terroristica. Alla celebrazione, organizzata dal Comando Provinciale di Gorizia con il supporto delle locali sezioni ANC ha preso parte anche il Comandante Generale dell’Arma il Generale di Corpo d’Armata Tullio del Sette, accompagnato dal Comandante della Legione CC FVG il Generale di Brigata Vincenzo Procacci e dalle altre numerose autorità civili e militari. Incontrando i parenti delle vittime, fra cui la moglie, la figlia e le nipoti di Ferraro, a cui è intitolata la sezione ANC di Farra, il generale ha ricordato come da 45 anni non si smetta di ricordare il sacrificio dei tre carabinieri caduti in una normale serata di servizio e di come chi ancora oggi li piange fa parte della grande famiglia di tutti i carabinieri d’Italia e dei loro famigliari che ogni giorno sono esposti ai rischi di una professione avvincente ma imprevedibile.La sindaco di Sagrado dott.ssa Elisabetta Pian ha invece rinnovato la vicinanza di tutto il paese, da sempre fortemente legato ai tre carabinieri caduti tanto da provvedere dopo pochi mesi autonomamente alla lapide commemorativa posta sul luogo dell’attentato.Alla deposizione della corona è seguita la benedizione dell’Arcivescovo Carlo Roberto Maria Redaelli, accompagnato dal cappellano della Legione CC FVG don Albino d’Orlando.