Rivive a Fratta la notte magica di San Giovanni

Nell’ambito della rassegna del “Martedì d’Autore”, che da diversi anni viene proposta dal “Circolo Mario Fain” e dal gruppo di ricerca “I Scussons”, di Romans d’Isonzo, con l’intento di far conoscere personaggi locali che meritano attenzione e mantenere vive la nostra storia e le nostre tradizioni, sabato 24 giugno, alle 20.45, in occasione della ricorrenza del solstizio d’estate, verrà rivissuta nel cortile della casa canonica nella frazione di Fratta, la notte di San Giovanni “San Zuan”, quella che corre dal 23 al 24 giugno. L’iniziativa ha trovato anche stavolta il patrocinio dell’amministrazione comunale di Romans, la collaborazione della locale parrocchia, dell’associazione “Iter Aquileiense” di Mariano del Friuli ed il sostegno della Fondazione Carigo e della Banca di credito cooperativo di Staranzano e Villesse.”Nella notte più breve dell’anno – si legge nella nota di presentazione da parte degli organizzatori – quando la luce ha la meglio sulle tenebre, apriamo lo spirito ad ascoltare la voce della natura. La notte di San Giovanni fra storia, tradizione, spiritualità e pure un po’ di solidarietà”. Dei mille volti della notte di San Giovanni, con i suoi riti propiziatori e le sue credenze popolari le cui origini si perdono nella notte dei tempi, ne parlerà Roberto Tirelli, ricercatore e divulgatore di storia locale, la cui esposizione verrà intervallata bai brani musicali del fisarmonicista Guerrino Mazzon. La tradizione comune voleva la notte di San Giovanni popolata di streghe, benandanti, spiriti maligni e fuochi purificatori: uno verrà acceso anche a Fratta e sarà oltrepassato con un balzo da quanti vorranno ripetere – in chiave moderna – l’antica tradizione per purificarsi”. La notte di San Giovanni è pure, secondo la tradizione, la notte della raccolta delle erbe magiche, per comporre il rituale fascio. Da aggiungere che il gruppo alpini della sezione “Aldo Barnaba” di Romans, alla fine dell’incontro preparerà una speciale spaghettata per dare continuità, come lo scorso anno, al progetto di solidarietà concreta – ed alla fine è soprattutto questo che conta – a favore di una famiglia terremotata di Amatrice.