Pellegrini da Santiago a Fatima di Compostela

Un gruppo di pellegrini della parrocchia di Mariano del Friuli e Corona, insieme alla parrocchia di Visco ed altre persone provenienti da varie comunità della Bassa friulana, hanno fatto l’esperienza di un intenso pellegrinaggio che li ha condotti da Fatima-Lisbona a Santiago de Compostela, con l’accompagnamento di ben due guide spirituali: don Giorgio Longo (organizzatore del pellegrinaggio) e da don Michele Tomasin, parroco di Mariano.A Fatima, nei luoghi dove Maria è apparsa ai tre pastorelli, c’è stato per ognuno un momento di prolungata riflessione e preghiera personale.Particolare emozione ha suscitato il luogo delle tre apparizioni dell’Angelo della Pace, che nel 1916 aveva preparato i piccoli veggenti all’incontro con la Santa Vergine. La manifestazione dell’Angelo è stata anche per i nostri pellegrini occasione per una profonda catechesi sulla santa Eucarestia e sulla necessità di accostarsi ad essa con timore e amore, adorando Dio presente nelle sacre specie. Nella cattedrale di Santiago i parrocchiani hanno ripetuto il gesto che migliaia di pellegrini compiono al raggiungimento della loro meta, abbracciando la statua di San Giacomo Apostolo. Inoltre, con grande ammirazione ed entusiasmo, hanno avuto anche la fortuna di poter assistere dal vivo al rituale del “botafumeiro”, l’incensiere che viene fatto oscillare attraverso la navata e che è passato velocissimo sopra le loro teste.Ripartendo da Santiago, hanno ripercorso a ritroso l’antica via francigena che numerosi pellegrini calcano fin dal Medioevo, visitando  estasiati le bellissime cattedrali gotiche che costellano le tappe (Lugo, Burgos, Leon, ecc.) e gustando un po’ della fatica e della gioia che il cammino porta con sé, nel trasmettere l’aspirazione ad una vita più essenziale, fraterna e cristiana. Il cammino si è idealmente concluso una volta raggiunto l’oceano a Cabo Fenesterre, dove si dice che i pellegrini bruciassero vestiti logori e oggetti consunti, per segnare il compimento di un viaggio materiale e interiore, lanciando con speranza uno sguardo all’orizzonte sconfinato dell’oceano, verso l’altra sponda della vita ultraterrena… E’ stato davvero un pellegrinaggio intenso ed emozionante, che ha sicuramente reso ognuno più ricco dell’esperienza vissuta e condivisa con il gruppo.