La trasfigurazione di Cristo attraverso la croce

Anche contemplare la bellezza di Gesù crocifisso ci fa intuire il mistero della trasfigurazione, perché la croce è la gloria secondo l’evangelista Giovanni e la trasfigurazione, esperienza pre-pasquale dei discepoli, non può essere solo del Risorto richiamata dalla luce e dalle vesti candide, ma deve per forza contemplare anche la Passione e morte di Lui.E proprio nella domenica nella quale il vangelo riportava la Trasfigurazione, è stato esposta nuovamente in presbiterio il crocefisso storico della parrocchia di Mossa, che il Venerdì santo sarà offerto alla venerazione dei fedeli. Ma questo angolo del Tabor, siamo chiamati, ha ricordato don Maurizio nell’omelia rivolta anche ai numerosi bambini e ragazzi presenti, a trovarlo ritagliandoci un momento di preghiera personale e di silenzio, la partecipazione anche ad una Messa feriale o alla Via Crucis, incrociando lo sguardo in una visita a una ammalato o a una persona sola.E ha aggiunto, riportando un’esperienza personale, quando una persona gravemente ammalata non vive la rassegnazione del suo stato, ma ha affidato con fiducia la sua esistenza sofferta al Signore, allora certamente intravvedi nel suo volto, incrociando il suo sguardo, la luce della trasfigurazione.