Il voto è stato sciolto

Il lunedì dopo Pentecoste, come stabilito dalla popolazione locale [i capi famiglia] e decretato ufficialmente dall’arcivescovo Francesco Borgia Sedej, è stato sciolto il voto che lega le genti di Viscone al santuario di Madonna di Strada. Un ringraziamento sentito alla Madonna per la salvezza del paese che non subì gravi devastazioni durante i quasi cinque anni dell’atroce primo conflitto mondiale e un ricordo per chi non è tornato dalla guerra. La sera di lunedì 21 maggio, giorno dedicato, per volontà di papa Francesco, a Maria madre della Chiesa, la comunità si è unita attorno al proprio pastore per fare memoria di quell’affidamento alla Madre celeste; così don Federico Basso nell’omelia: “ci siamo ritrovati, fratelli e sorelle, in questo nostro santuario per pronunciare ancora una volta a Maria la nostra parola grazie: per aver protetto la nostra comunità dai pericoli durante la Prima Guerra Mondiale. Era il 1919, la guerra da pochi mesi finita, quando su richiesta della comunità l’arcivescovo Francesco Borgia Sedej concedeva di celebrare questo voto. A distanza di un secolo anche noi vogliamo dire grazie per allora, ma anche perché continuamente possiamo sperimentare la sua materna protezione. Allora i nostri padri scelsero un giorno di festa, il lunedì di pentecoste, giorno di riposo dal lavoro, occasione propizia per riflettere, pregare e stare insieme”. Proprio il lunedì dopo la Pentecoste venne stabilito quale momento migliore per ritrovarsi come famiglia e comunità cristiana e così scriveva nel suo decreto l’arcivescovo Sedej: “Ai Venerabili Vicari, circa l’adempimento del voto che si obbligarono i capi famiglia di costì, permetto che ogni anno si tenga una processione votiva alla Chiesa della “Madonna di Strada”; si celebri ivi la Messa bassa o cantata, si ritorni alla Chiesa vicariale ove dipoi si potrà esporre il Ss.mo, impartire la benedizione solenne con il Santissimo”.Ma questo voto è legato strettissimamente al santuario di Madonna di Strada della cui remota origine non si hanno che poche tracce. Si racconta che nella chiesa trovarono sede i cavalieri templari, così scriveva il professor Nilo d’Osualdo di Chiopris nel 1986: “I templari arrivarono alla chiesetta di Viscone sul tramonto del 14 agosto 1150. Scesi da cavallo e cedute le briglie ai servi ben allineati, in attesa e pronti a riceverle, si mossero su due file con davanti il prete che reggeva il vessillo. Dopo aver slacciato dalla cinta la spada, la reggevano davanti al petto, come una croce. Entrarono in chiesa, raggiunsero il presbiterio e si disposero in piedi quattro per lato. Il sacerdote salì all’altare e vi collocò al centro il vessillo. Sceso s’inchinò lungamente, seguito dall’inchino di tutti gli altri. Poi, tutti eretti nella persona, intonarono in tedesco un canto di lode alla Vergine. Finito il canto il sacerdote iniziò, in latino, la litanie dei santi: alle singole invocazioni del sacerdote il coro rispondeva ora pro nobis”. Lo stesso d’Osualdo ricordava che i templari rimasero a servizio dei pellegrini sul tratto di strada che collegava Aquileia a Cividale per quasi due secoli anni, dal 1150 al 1312, e che i primi nove templari “vennero sepolti a fianco della chiesa, vicino a quella Madonna di Strada alla quale si erano consacrati con un giuramento d’amore feudale e religioso”.Certamente della chiesa originaria si è persa la struttura e ciò lo notava anche don Beppo Marchetti a pagina 251 del suo libro “Le chiesette votive del Friuli”: “La Madonna di Strada è una costruzione primitiva difficilmente databile: potrebbe risalire al Trecento, ma è quasi del tutto scomparsa sotto le ricostruzioni e i rimaneggiamenti posteriori. Un generale rimaneggiamento con costruzione della facciata e aggiunta del coro pare assegnabile al 1600; altro restauro con ampliamento o apertura di porte, finestre e aggiunta della sacrestia è del 1700”. Ma certamente come ricorda don Albino Bilibio: “Il Santuario di Madonna di Strada è stato sempre un centro di preghiera, di celebrazioni eucaristiche, di varie solennità annuali, per le comunità di Viscone, di Chiopris, di Medeuzza, di Nogaredo al Torre, di Medea, di Jalmicco, di Trivignano Udinese”. E proprio da questo Lunedì di Pentecoste si apre un importante giubileo che vedrà il suo centro nei primi mesi del 2019, quando verranno ricordati i 100 anni dal ritorno della Madonna di Strada nella sua chiesa [23 febbraio 1919] dopo il doloroso fatto accaduto ai danni della venerata statua della Santa Vergine che dei ladri sacrilegi mutilarono pesantemente tagliandole mani e testa, e il lunedì di Pentecoste 2019 quando saranno celebrati i 100 anni dall’istituzione del voto che lega i capifamiglia al Santuario.Come ha sottolineato don Federico Basso al termine della sua omelia: “la Madonna ha accompagnato il popolo cristiano in tante pagine così continuerà a farlo per tutti coloro che a lei si affidano sapendo che nessuno che si sia rivolto a lei non sia stato esaudito. Allora grazie a Maria per aver salvato la nostra comunità e prega per noi peccatori ma figli tuoi, adesso e nell’ora della prova e della morte Amen”.