Aiello: Carusi illustra i misteri del Globo di Matelica

Con la 16^ edizione della “Festa delle Meridiane” alle porte, freneticamente si stanno ritoccando gli ultimi particolari di questa nuova e interessante manifestazione. Alcuni indiscrezioni sono sfuggite agli organizzatori in merito alle caratteristiche che faranno di questa un’edizione davvero da non perdere per la presenza di esperti preparati in quello che si può riassumere in “movimento del sole”. Infatti domenica 22 maggio ad Aiello arriverà Andrea Carusi, il maggior esperto italiano e uno tra i più autorevoli astronomi a livello mondiale che si occupano delle problematiche connesse con l’impatto di asteroidi e comete con la Terra. Attivo su questo versante fin dagli anni Ottanta – da un paio d’anni è in pensione, ma continua comunque a seguire attivamente questo filone di ricerca – Carusi è stato tra i fondatori di Spaceguard Foundation, una delle prime istituzioni internazionali a occuparsi concretamente del rischio-impatto. Perciò per gli appassionati di astronomia, un’occasione pressoché unica per poter ascoltare questo scienziato che terrà due conferenze: la prima riguarderà alle 11.20 “Aggiornamento sulla scoperta di pianeti extrasolari” e la seconda alle  11.45 “Il Globo di Matelica”, una sfera di marmo bianco cristallino rinvenuta nel 1985 a Matelica, comune in provincia di Macerata, che rappresenta un singolare modello di orologio solare giunto a noi dall’antichità. Il marmo con cui è stata realizzata è composto da grossi cristalli che luccicano all’esposizione ad una fonte di luce. La sfera è divisa esattamente a metà da una incisione, allo stesso modo di come l’Equatore divide la Terra. Costruito per funzionare a una latitudine di circa 43° (quella di Matelica), il Globo è un reperto rarissimo su cui sono ancora visibili, oltre alle incisioni geometriche anche parole in greco antico. Perciò uno stimolo in più per gli appassionati per poter apprendere i segreti di questa “sfera luminosa” dalla viva voce di una persona che l’ha studiata personalmente. Il circolo Navarca, organizzatore con la Pro Loco della manifestazione, ha voluto riprodurre questo antico orologio solare di dimensione doppia all’originale: 60 centimetri di diametro e collocarlo nel Cortile delle Meridiane del Museo della Civiltà Contadina di Aiello.