Personale di Franco Sartori

Un’intera stagione al mare, in quel di Grado, dal 5 maggio al 14 ottobre, per offrire ai tanti turisti innamorati dell’arte e a quanti amano la bellezza che scaturisce dalla creatività umana, la possibilità di ammirare delle opere lignee, una cinquantina tra statue, mosaici e altre composite realizzazioni, che esaltano quanto di più nobile può offrire l’arte artigiana di un tempo e raccontano la vita di un servitore del legno, come l’autore ama definirsi. Sono questi gli aspetti primari della mostra dal titolo “Legno & Arte”, dell’artista  Franco Sartori, nato a Cormòns nel 1940, ma residente da sempre a Mariano del Friuli, che verrà allestita nei locali dell’Hotel Abbazia, in via Cristoforo Colombo, 12 a Grado. Mostra che verrà inaugurata il 5 maggio alle 18 con l’intervento del professor Adriano Nadaia, ex sindaco di Mariano, dove Sartori rappresenta l’orgoglio del paese, arricchito da tante sue opere ex novo e diversi restauri conservativi che fissano nel tempo la memoria soprattutto religiosa della sua comunità. Un artista dalle mani d’oro, viene definito Sartori, capace di dare luce e bellezza ai più umili oggetti che gli capitano in mano e si possono ammirare nella sua abitazione, come l’albero seccato davanti alla sua casa, che egli ha scolpito a forma di elefante. Franco Sartori si è diplomato all’Istituto d’arte di Gorizia nel 1961. Dopo una lunga e proficua esperienza nella bottega della artigiana di Villibaldo Sartori a Mariano, ha insegnato all’I.P.S.I.A. di San Giovanni al Natisone. Successivamente, alle dipendenze del Ministero degli Affari Esteri, ha operato come insegnante nei progetti formativi della Cooperazione per i paesi in via di sviluppo, trasferendosi in Africa, in Cina e in altri Paesi poveri per insegnare a lavorare il legno. Ha collaborato pure con numerose aziende sia nazionali che estere nel settore dei mobili e sedie, ma pure con i più quotati designer. Attualmente si occupa di restauro e di campionatura nel comparto della sedia. Nei momenti liberi esprime la sua creatività lavorando il legno, ma non soltanto, con cui ha sempre avuto un forte legame affettivo, appagando in tal modo le sue capacità e dando libero sfogo alla sua fervida fantasia.