Leonida Tofful, preziosa testimonianza diaristica

La vasta aula magna delle Scuole Medie di Mariano è riuscita a stento a contenere la gran folla (oltre 250 persone) che ha voluto essere presente ad un momento “unico” per la famiglia Tofful: la presentazione del diario di guerra 1940-42 di Leonida Tofful.Un pubblico così numeroso che da solo testimonia la bontà di questa operazione di recupero della memoria, che consente anche alle vicende di un fante delle nostre terre di entrare nella grande Storia.Il volume, curato da Vinicio Tomadin, intitolato “Dalla pianura isontina all’isola di Samos” contiene la trascrizione del prezioso diario di guerra di Leonida Tofful, conservato dal figlio Livio Tofful, che con lungimiranza ha pensato bene di valorizzare questa preziosa testimonianza, di toglierla dall’anonimato e di offrirla alle comunità di Mariano e di Borgnano che in gran numero hanno risposto a questa iniziativa.Come racconta nella presentazione il professor Adriano Nadaia “quello che colpisce dalla lettura di questo “documento storico” è la totale mancanza di astio non solo nei confronti del nemico ma anche nei confronti di quanti allora, pur consci dell’impreparazione delle nostre truppe, hanno mandato al fronte la nostra migliore gioventù”. Il racconto, che va dal 17 marzo 1940 al 25 ottobre 1942, inizia con il reclutamento, l’addestramento e l’invio all’8° Reggimento Fanteria “Cuneo”; segue l’esperienza del fronte francese e in seguito il fronte greco-albanese che rappresenta il primo vero incontro con la guerra.Un racconto in cui, come scrive il sindaco Cristina Visintin “traspare il senso del dovere, l’affidamento alla volontà di Dio nelle situazioni più difficili, l’attaccamento e l’amore per la famiglia, la nostalgia per la lontananza da casa”. A coronare il diario altri documenti a corredo, tra cui la bellissima lettera della mamma, scritta alla vigilia della partenza, di cui si riporta uno stralcio:”Mio caro figlio. Credo di non essere capace di farti le raccomandazioni a voce, perché sono certa che mi metto a piangere, e così ora ti scrivo. Senti figlio mio nessuno avrà il dolore più grande di me alla tua partenza, ma nello stesso dolore dirò, sia fatta la volontà di Dio. Tutti i giorni io pregherò  per te, ti metto sotto la protezione del Sacro Cuore di Gesù e di Maria Santissima loro saranno sempre vicino a Te; ma ti raccomando di fare il tuo dovere sotto le armi, devi essere sempre obbediente ai tuoi superiori, tuo padre in sette anni che a fatto di militare, non a preso nemmeno un’ora di prigione, così mio caro figlio devi fare anche tu. Poi ogni mattina quando ti alzi dirai le tue preghiere, e alla sera pure, e quando avrai qualche travaglio ofri tutto alle anime Sante del Purgatorio e loro saranno in tuo aiuto. Tutte le domeniche va ad ascoltare la S. Messa e ogni mese farai la Santa Comunione. Prega ogni giorno l’Immacolata che ti tenga lontano dalle tentazioni che si può cadere ogni momento. Promettimi come sei stato buono a casa di ritornare lo stesso, dirai in tutte le cose sia fatta la volontà di Dio. […] Ora credo di averti fatto abbastanza raccomandazioni, tieni conto questa lettera e sempre leggila, perché e una mamma che ti scrive con tutto il cuore, nessun affetto supera l’amore della mamma, fai conto che questo sia un testamento e tienlo conto dappertutto dove vai. Queste sono le ultime raccomandazioni prega sempre Gesù ti aiuterà sempre dappertutto. Ti do tanti e tanti baci la tua affessionatissima mamma, Ti prego di scrivere ogni settimana senza tue notizie non potrò vivere, fammi questo piacere figlio mio”.Una grande commozione nell’aula magna, dopo la lettura, si è sciolta in un applauso corale per questa profonda testimonianza che si è voluta salvare; un ricco momento conviviale ha poi convinto i presenti a fermarsi per stare ancora insieme e condividere la gioia per una serata che resterà nella memoria della famiglia e delle comunità locali, arricchite da una testimonianza vissuta e sofferta nella fedeltà.