Celebrata la festa del beato Marco ad Aidussina e Lubiana

Festa europea a metà agosto per il Beato Marco d’Aviano, celebrato a Lubiana con la partecipazione di 103 persone, guidate dal Pordenonese dal Comitato per la causa di canonizzazione. A sorpresa ha presieduto la messa bilingue, conclusasi con il “bacio” della reliquia, il vicario generale di tutti i Cappuccini nel mondo padre Stephan Kozuh, sloveno, già guardiano del vicino a noi antico convento di Santa Croce di Aidussina, presso Vipacco. Ed è qui che i numerosi pellegrini hanno fatto sosta prima di portarsi al santuario mariano nazionale di Brezje e nella capitale, dove la guida della città è stata coordinata dal goriziano padre Ivan Bresciani, provinciale dei Gesuiti di Slovenia. Il Beato Marco fu a Lubiana nell’ottobre 1683 di ritorno dalla liberazione di Vienna del precedente 12 settembre, richiesto plebiscitariamente da autorità e popolo. Predicò in quattro chiese, compresa la cattedrale, e onorò la colonna mariana dei Gesuiti di Lubiana che gli ospiti hanno pure visto, transitando per il Mercato Nuovo, luogo nel quale il grande cappuccino si congedò dal devoto popolo sloveno.Altro annuncio europeo tenutosi per impulso del Comitato Beato Marco è stato quello nella conca tarvisiana di domenica 13 agosto, festa liturgica del beato: interessate alla predicazione trilingue (italiano, sloveno, tedesco) la chiesa decanale di Tarvisio, quella parrocchiale di Camporosso, il santuario del Lussari e anche Thoerl-Maglern, prima parrocchia in territorio austriaco dopo il confine di Coccau. Solo la preghiera diffusa farà santo il Beato Marco “d’Europa”. A lui Gorizia ha intitolato la gradinata che scende dalla chiesa del Sacro Core e dal Centro “Stella Matutina”, a ricordo del suo essere stato in questa città allievo del Collegium dei Gesuiti.